Una favola da raccontare.

“Ogni storia, ogni racconto, ogni mito, deve avere un luogo, possibilmente magico, entro il quale prendere forma, evolversi e toccare il cuore.”

Il Monferrato: colline che appaiano alla luce dell’alba soffuse da una nebbia amica, sottoveste maliziosa… Castelli che prendono forma e paesi sparsi come semi sulla terra d’autunno… Cuccaro, storia di secoli, argutamente e minuziosamente descritti da Pietro Canepa nei suoi libri. Terra dei Colombo, dei Donati dei Liedholm. Queste sono la terra e le radici, questa è Stefania.

Le storie di famiglia, tradizione orale che passa dal nonno al nipote, saltando sempre il padre che racconterà solo ai figli dei figli, per quasi tutti noi sono gli epici racconti del poco, del quotidiano, del semplice flusso delle cose che si esalta di sapori propri e per questo più vividi del miglior libro di storia.

Narra Stefania:

“Sempre presente nei racconti di nonno Luigi, racconti che ci faceva davanti al fuoco del camino, là nella sala piccola, la figura di Carlo, suo padre e mio bisnonno. Carlo faceva il maniscalco per l’esercito nella casa di famiglia, un fabbricato risalente al 1700, e delle tracce della sua attività ho voluto conservare alcuni mattoni della saletta del ristorante, ancora anneriti dal fumo della sua fatica. Di lui si dice che avesse conosciuto Re Umberto I in visita a un reparto dell’Esercito ma, soprattutto, del bisnonno Carlo ci raccontiamo un episodio buffo: nella tarda primavera del 1875 venne, in visita a Cuccaro, Don Bosco e mio nonno era tra i ragazzini del borgo, come tutti impazienti di vedere un personaggio già noto in vita. Ebbene, poco mancò che Don Bosco inciampasse nelle proprie vesti per fermare il bambino che, come sempre, era restio a stare fermo e gli era finito addosso. Bastò un sorriso e la mano sul capo per destare in tutti un applauso, salvo prendersi una dose di sculacciate, una volta a casa…

Locanda Casa Porrati è a Cuccaro Monferrato.